Relazione del presidente
Le nostre proposte di modifica della legge quadro la 157 del 92
noi vogliamo modificare questa legge.
Noi come libera caccia collaboriamo per modificare e proporre qualcosa veramente utile ai cacciatori, questi sono momenti di confronto la base ci chiede.
I° punto la mobilità migratoria almeno 30 giornate su tutto il territorio nazionale, non dimentichiamo la mobilità è socialità.
II° punto gli A.T.C. fanno commercio ad esempio non accettano cacciatori per mancanza di posti disponibili ma ci sono gli albergatori che fanno il tutto compreso con il permesso di cacciare in quegli ATC dove non c’era posto. Questo non deve essere più possibile.
III° punto siamo Europei solo quando fa comodo ai politici, se le direttive europee stabiliscono l’apertura della caccia per specie dal primo Agosto al 28 Febbraio, e la caccia ai nocivi tutto l’anno, il motivo di non recepire queste direttive.
IV° punto L’infs così strutturato no serve a noi cacciatori, ma solo al Ministero, e utile a tutti come organo scientifico.
V° punto proporre al ministro delle politiche agrarie di definire per le z.p.s.
i pallini d’acciaio o piombo, proporre che gli a.t.c. siano provinciali, ridurre del 20% il territorio protetto, le direttive europee devono essere applicate le regioni che non si adeguino devono multarle, inoltre si chiede che tutte le associazioni venatorie organizzate sul territorio devono avere il proprio rappresentante nei comitati di gestione.
VI° punto perché gli ambientalisti devono far parte della gestione degli a.t.c.
e i cacciatori non possono far parte alla gestione dei parchi.
Alcuni interventi della platea chiedono di fare politica venatoria, su internet ormai tutti i cacciatori sono interessati a leggere le iniziative , i costi delle tessere assicurative, le garanzie, massimali, ma soprattutto proposte che si fanno al ministero alle regioni, ci si chiede perché non proviamo un coordinamento fra associazioni, un calendario unico fra regioni confinanti, si evidenzia dagl’interventi della platea che è questione di testa e non di leggi, afferma Corti
l’attraversamento dei parchi fare centinaia di chilometri in più perché non si può attraversare un parco con il fucile in busta e nel baule della macchina.
Per concludere il presidente fa notare che sono passati quarant’anni, la nostra associazione la libera caccia è stata riconosciuta dal ministero nel 1968,
ed una grande stima per tutto il consiglio esecutivo e di tutti i presenti,
la libera caccia non morirà mai noi ci muoveremo con o senza altre compagne
in questo tavolo di concertazione salveremo le nostre autonomie e portiamo avanti
la nostra eredità.
Ringrazia tutti e saluta